PRESENTAZIONE libro & VERNISSAGE
15 dicembre 2019 – Palazzo Simi e Palazzo Sagges – Bari.
Sintesi del libro
In un futuro imprecisato e sullo sfondo di una catastrofe cosmica, un alieno e un umano si incontrano sulla Terra, un pianeta le cui sembianze ricordano i resti di un enorme archivio a cielo aperto. Qui i due intraprendono un viaggio iniziatico dal quale dipenderà la loro stessa salvezza. Una salvezza che avrà inevitabilmente a che fare proprio con il rapporto con gli archivi, considerati come custodi, non tanto del passato, quanto di un “possibile” non ancora realizzato e di cui il presente possiede la chiave.
Tra richiami a fantascienza e surrealismo, L’invenzione del buio prova a dare forma a un’idea di archivio inteso come campo di possibilità e strumento attraverso cui mettere in discussione le abitudini di pensiero. In tal modo, restituisce al lettore un prisma di tematiche che, attraversando la riflessione sull’archivio stesso, sembrano condurre molto oltre: dall’oscillazione della natura umana tra ordine e caos, all’eterno susseguirsi di civiltà e barbarie, passando per i limiti dell’umana conoscenza rispetto alla complessità cosmica nella quale siamo immersi.
Esito di una residenza d’artista promossa da Of(f) the archive nel 2018 nella quale Pierangelo Di Vittorio/Action30 e il collettivo Discipula sono stati invitati a lavorare su materiale conservato nella fototeca della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bari, e di un workshop organizzato sempre da Of(f) the archive e intitolato RELOAD, L’invenzione del buio è un libro dove testo e immagini si inseguono nella creazione di un racconto in cui i confini tra ricerca documentaria, speculazione teorica e finzione sembrano dissolversi gli uni negli altri.
La MOSTRA
A cura di Of(f) the archive_fotografia e beni culturali e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, è allestita all’interno di Palazzo Simi, sede della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Bari Soprintendenza Archeologica. Essa intende mettere in luce il processo creativo che ha portato alla pubblicazione a cura dell’editore, nonché ideatore del progetto artistico, “Of(f) the archive”.
Il punto di vista assunto all’interno del percorso espositivo è quello degli autori che hanno vissuto la produzione artistica come esperienza, dalla prima conoscenza dei luoghi e dell’archivio, fino alla condivisione di pensieri e prospettive. Per questo, l’itinerario della mostra è strutturato come un grande tavolo da lavoro su cui si alternano e si sovrappongono fotografie, libri, oggetti e parole che hanno ispirato e contribuito alla valorizzazione dell’archivio attraverso i linguaggi delle arti visive e della ricerca filosofica. L’allestimento, così strutturato, s’intreccia ai reperti archeologici esposti – emersi nel corso dei lavori di tutela effettuati sul territorio barese, indicando le linee di percorsi ibridi di conoscenza e interpretazione delle opere in mostra. Nell’ottica condivisa di quel “Solve et Coagula” applicato all’archivio fotografico per realizzare il libro L’invenzione del buio.